CAPPELLA DEI SS. ROCCO E SEBASTIANO

CAPPELLA DEI SS. ROCCO E SEBASTIANO

“QSV IST HACNTRATPORTA COXEDICISORT VLCERAVITABITSIPAVOTADABIT (Chiunque entri per questa porta e dica le orazioni eviterà le ulcere che darà la peste).”

1. CRONOLOGIA
Appena arrivati dalla strada che viene su da Calore, svoltati sulla sinistra, ci si imbatte nella piccola cappella dei ss. Rocco e Sebastiano. La storia di questa chiesetta è molto singolare, perché non è altro che l’unione di due antiche cappelle: la Venerabile Cappella di s. Rocco e la Venerabile Cappella di s. Sebastiano, sita al Borgo di s. Sebastiano, citata, come “chiesa”, in un rogito del notaio Troiano de Angelis di Atripalda del 1539, di cui si conosce che possedeva beni “a lo bosco di Meulo”, essa esisteva ancora nel 1738. Con l’abbattimento delle due costruzioni per accresciute necessità abitative, furono riunite in un’unica cappella, “Vi sono ancora due cappelle, dedicate a’ ss. Sebastiano e Rocco la prima […]”, scrive lo Zigarelli; edificata in questo nuovo sito probabilmente ad inizio del XX sec.; 1951: fu costruito un altare dedicato a s. Gerardo Maiella; 1995: effettuato un restauro totale.

2. UBICAZIONE
Largo Antonio Ferri.

3. DESCRIZIONE
L’esterno, a capanna semplice, è caratterizzato da una facciata molto lineare, dove sopra il portale d’ingresso, spicca un affresco dedicato a s. Rocco (realizzato nel 1995, dall’artista rumeno Constantin Udroiu, su commissione del prof. Gaetano Massa). L’interno è stato molto modificato durante i lavori di restauro, è ad unica navata, in fondo all’abside vi è il piccolo altare, dove sulla parete è visibile un affresco dedicato alla Madonna Assunta in Cielo.

4. DA VEDERE
“Santa Maria di Costantinopoli”, di Maestro di Taurasi (fine XVI sec.-inizio XVII sec.); il frontone d’ingresso dell’antica cappella di s. Rocco.


5. CURIOSITA’
QSV IST HACNTRATPORTA COXEDICISORT VLCERAVITABITSIPAVOTADABIT (Chiunque entri per questa porta e dica le orazioni eviterà le ulcere che darà la peste). Il punto è, come mai la data è il 1637, mentre la peste che causò una decimazione della popolazione è avvenuta nel 1654? “[…] Essendo seguìta nel mese di dicembre 1631. una grande eruzione del Vesuvio […], le quali continuarono per varj giorni […]. Raccontano quelli, che sono tornati questa settimana di Puglia, aver per via da Ariano in qua sino a 5. miglia vicino Napoli trovato tanto ricoperta dalle ceneri tutta la campagna, che appena scorgeansi gli arbori, onde stimano, che il bestiame sia quivi per tutto morto, e che gli uomini non sieno per poterci abitare presto. Anzi che avevano già tutti scasato, essendosi da loro incontrate infinite povere persone, che fuggivano alla volta di Puglia, chi con figliuoli in collo, e chi con altre bazzecore tanto misere, e disperate, che facevano piangere le pietre […]” Grande fu la quantità di cenere caduta, seguita da una devastante siccità che attanagliò la popolazione “[…] per la quale nessuno ardiva seminar il grano, ed orzo, e furono fatte più volte pubbliche preghiere, e processioni […], che causò una grande mortalità tra gli animali, che si credeva fosse peste, spinse ad erigere, nel 1637, nei pressi dell’Ospedale una cappella dedicata a s. Rocco da Montpellier, quel luogo prese poi il nome di “borgo s. Rocco” (attuale piazza Plebiscito).

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California

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